SPE è Cromatografia
L’estrazione in fase solida ha le stesse basi fondamentali dell’HPLC. Qualsiasi conoscenza del comportamento cromatografico degli analiti di interesse e di altri componenti della matrice può essere di ausilio nella scelta del sorbente e degli eluenti adeguati. Se, per esempio, si sa che determinate condizioni cromatografiche garantiscono un’eccellente separazione dell’analita dalle interferenze, è possibile scegliere una combinazione simile di solvente e sorbente per la SPE. Analogamente, se nell’HPLC si tenta di rimuovere un’interferenza che coeluisce, si è certi a priori che condizioni simili per la SPE non avranno esito positivo.
Esistono due strategie generali per isolare e pulire i componenti del campione di interesse:
La prima strategia viene in genere scelta quando il componente del campione desiderato è presente in concentrazione elevata. Quando i componenti di interesse sono presenti a bassi livelli o quando è necessario isolare molteplici componenti di polarità molto diverse, in genere si utilizza la seconda strategia. Con la seconda strategia si ottengono anche un arricchimento in tracce dei composti presenti a livelli estremamente bassi e la concentrazione di campioni diluiti.
Nella sezione seguente sono descritti i passaggi di una procedura completa di estrazione in fase solida. In molte applicazioni è possibile omettere uno o più dei passaggi elencati di seguito e successivamente descritti da esempi generali, semplificando in tal modo la procedura. Le procedure qui illustrate utilizzano campioni contenenti coloranti in modo che le separazioni possano essere visualizzate facilmente. La maggior parte dei campioni contiene componenti incolori che richiedono un qualche tipo di rivelatore o di test per essere individuati nelle frazioni raccolte. Utilizzare le seguenti informazioni come linea guida per lo sviluppo di procedure personalizzate o per la modifica di procedure pubblicate in letteratura.
Questa modalità è tipicamente utilizzata per separare composti organici neutri la cui natura chimica varia da idrofobica a moderatamente polare.
Per eseguire la cromatografia in fase diretta con cartucce SPE, utilizzare un gradiente a gradini di solventi non polari con un materiale di impaccamento polare.
Questa procedura è illustrata nella figura seguente per un campione contenente una miscela di tre coloranti [giallo, rosso e blu] organici neutri e relativamente non polari che appaiono neri quando vengono inizialmente caricati sul letto della cartuccia.
Illustrazione di un Protocollo di Eluizione Generale per Cromatografia in Fase Diretta su Cartucce SPE
(Silice, Florisil, Allumina, Diol, CN, NH2)
A causa della molteplicità di campioni acquosi che abbracciano un’ampia gamma di applicazioni, dall’acqua ambientale a frutta e verdura, dalle bevande ai liquidi biologici, la cromatografia in fase inversa è diventata la modalità predominante della SPE.
Per eseguire la cromatografia in fase inversa con cartucce SPE, utilizzare un gradiente di solventi da fortemente a debolmente polari [intensità di eluizione del solvente da debole a forte] con un materiale di impaccamento non polare.
Questa procedura è illustrata nella figura seguente per un campione di una bevanda acquosa all’uva contenente due coloranti alimentari polari [rosso e blu], oltre a zucchero e aroma artificiale [ma senza succo d’uva vero e proprio]. Appena versata in un bicchiere, questa bevanda appare di colore viola chiaro, poiché la concentrazione di colorante è diluita. Quando una porzione viene caricata su una cartuccia SPE preparata, i coloranti fortemente trattenuti si concentrano in prossimità dell’ingresso formando una banda di colore viola scuro.
Illustrazione di un Protocollo di Eluizione Generale per Cromatografia in Fase Inversa su Cartucce SPE
(C18, tC18, C8, CN, Diol, HLB, Porapak RDX, NH2)
I composti ionici o ionizzabili spesso vengono isolati meglio utilizzando una cromatografia a scambio ionico. Questa modalità di separazione è ortogonale alle più utilizzate modalità in fase diretta e in fase inversa e fornisce una seconda dimensione potente e selettiva ai protocolli di preparazione dei campioni.
Illustrazione dei Due Principali Tipi di Fasi, Scambio Anionico e Cationico,
e di come Attraggono e Trattengono in Modo Selettivo Molecole di Carica Opposta
Per eseguire la cromatografia a scambio ionico con cartucce SPE, utilizzare un gradiente di pH o di forza ionica con un materiale di impaccamento a scambio ionico.
Questa procedura è illustrata nella figura seguente per un campione di una miscela acquosa di due coloranti ionici con valori di pKa diversi. Quando vengono caricati sulla cartuccia, entrambi vengono trattenuti saldamente e la combinazione dei componenti blu e gialli viene visualizzata come una banda verde vicino all’ingresso.
Illustrazione del Protocollo di Eluizione Generale per la Cromatografia a Scambio Ionico su Cartucce SPE
(NH2, Accell™ Plus QMA, Accell Plus CM, SCX, SAX, WCX, WAX)
Gli scambiatori cationici e anionici sono ulteriormente classificati come scambiatori deboli o forti, a seconda del tipo di gruppo ionico sulla loro superficie. Gli scambiatori cationici forti possiedono una frazione di superficie acida, per esempio un acido solfonico, che è sempre ionizzata [a carica negativa] nell’intero intervallo di pH. Gli scambiatori cationici deboli possiedono una frazione di superficie acida, per esempio un acido carbossilico, che ha carica negativa a pH alto ma è neutra a pH basso. Allo stesso modo, gli scambiatori anionici forti supportano in genere gruppi di ammonio quaternario che sono sempre a carica positiva, mentre gli scambiatori anionici deboli possiedono gruppi amminici primari, secondari o terziari che possono avere carica positiva a pH basso ma essere neutri a pH alto.
Utilizzare la seguente tabella come linea guida per scegliere il tipo di cartuccia SPE a scambio ionico appropriato per il proprio analita.
La cromatografia a scambio ionico in modalità mista combina l’uso delle modalità in fase inversa e a scambio ionico in un unico protocollo su una singola cartuccia SPE. Essa può essere utilizzata per isolare e separare composti neutri, acidi e basici da un’unica matrice complessa. Un substrato sorbente di SPE in modalità mista ideale rimane bagnabile con acqua e mostra al contempo una forte ritenzione di composti idrofobici in fase inversa. Sulla sua superficie sono presenti funzionalità di scambio ionico di uno dei quattro tipi generali sopra descritti. Per isolare composti neutri [inclusi gli analiti ionizzabili nel loro stato neutro] è possibile utilizzare lavaggi intermedi con miscele di solventi organici di adeguata forza di eluizione. L’eluizione selettiva di analiti ionicamente legati può essere ottenuta manipolando la carica dell’analita [quando legato a scambiatori ionici forti] o del sorbente [per analiti legati a scambiatori ionici deboli].
Guida all’SPE per Principianti
SPE: Arricchimento e Purificazione del Campione con l’Estrazione in Fase Solida
Obiettivi e Vantaggi della SPE
Sviluppo di Metodi SPE